AUTOTRASPORTO - Stefano Ciliento (Confartigianato): “Riduzione del costo del carburante, certezza di pagamento, contrasto alla concorrenza sleale: altrimenti l'autotrasporto muore”

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20/11/2018

Il comparto dell'autotrasporto vive un momento delicato, il dialogo con il Governo si è fermato, mentre si attendono risposte dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli. Ne parliamo con Stefano Ciliento, Presidente di Confartigianato Trasporti La Spezia.

Quali sono i temi sul tavolo?

"Attendiamo risposte da oltre un mese su molte questioni aperte: l’eliminazione del previsto taglio del 15% al rimborso accise sul gasolio; l’affidamento anche alle officine private delle revisioni dei mezzi pesanti; la previsione di un fondo per il rinnovo del parco veicoli per garantire i più alti standards ambientali e di sicurezza stradale; il riordino della normativa sui trasporti eccezionali; l’implementazione di controlli specifici per il contrasto alla concorrenza sleale; la ripubblicazione dei costi di esercizio; la certezza dei tempi di pagamento".

Il Governo vorrebbe far pagare anche ai trasportatori il contributo per l’Authority dei Trasporti

"Con un emendamento al Decreto legge “Emergenze” si è riformulato la definizione dei soggetti obbligati al versamento del contributo estendendolo anche ai trasportatori. Dunque, anziché semplificare la vita delle aziende del settore e chiarirne definitivamente l’esclusione dall’ambito di attività dell’ART, come auspicato anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale e della successiva giurisprudenza, un improvvido atto legislativo ci farebbe pagare. Una nuova insopportabile tassa a carico degli autotrasportatori, che già versano una quota annuale ad Organismi come il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporto favorendo la delocalizzazione all’estero delle imprese di autotrasporto. Confidiamo che il Vice Ministro Edoardo Rixi possa intervenire altrimenti la categoria risponderà a livello nazionale con azioni eclatanti"

Da mesi a Santo Stefano nei terminal si creano lunghe code, quali sono i motivi?

"Ci sono problemi di viabilità e parcheggi che creano inefficienze ai terminal di consegna dei vuoti e orari che si sovrappongono con i tempi di pendolari e cittadini. Abbiamo chiesto l'apertura alle 6.00 dei terminal di Santo Stefano ma al momento nessuna risposta".

Ci sono altre problematiche?

"Sì, i terminal a Santo Stefano costringono vettori e autisti a verificare l’idoneità dei container vuoti destinati al carico export (perché spesso sporchi, forati, con macchie di olio e ruggine) facendoli contravvenire gli stessi regolamenti di base sulla sicurezza su lavoro. I camionisti sono costretti a salire dentro il container arrampicandosi per verificare e decidere se idoneo oppure no come se fossero dei periti mentre loro sono solo trasportatori rischiando ogni giorno la propria incolumità. Infatti se un caricatore considera non idoneo al carico un container non paga il viaggio e il camionista rimane a bocca asciutta...ha fatto il viaggio e non guadagna un euro dato che per farsi riconoscere i costi sostenuti vengono rimbalzati sia dalle compagnia marittime che dagli stessi terminalisti che danno sempre e solo la colpa ingiustamente agli autisti di non aver controllato bene. Come Confartigianato Trasporti La Spezia nei tavoli locali abbiamo sostenuto la non responsabilità dei vettori/autisti e abbiamo chiesto venga riconosciuta l’unica responsabilità a chi consegna tali unità anche con l'apposizione da parte dei terminal di un sigillo ad ogni container ritirato"

Un tema sentito dalla categoria?

"Molto. Un problema che abbiamo riscontrato in tutt'Italia da Genova alla Spezia, da Livorno a Ravenna, ecc. Tutto questo sta aumentando i costi a tutti i trasportatori, gasolio, ore di lavoro degli autisti, tempi di guida e riposo, inquinamento dei territori circostanti, ecc"

Categorie: 
Trasporti, Logistica e Mobilità